Nella nuove scuole nella fascia d'età che va tra 12-18 anni si è notato che molti fanno uso di droga e stupefacenti. La causa di questi comportament sono lo stress provocato; all'interno dell'ambito famigliare o della scuola. Questo accade perché a quell'età si è molto condizionati da amici o conoscenti che fanno di tutto per apparire migliori agli occhi dei più grandi.Il dilagante uso tra i giovani sta distruggendo le nuove generazioni. La droga altera la personalità, può portare alla violenza e vanifica qualsiasi tipo d'istruzione.Con sempre più frequenza si sente parlare di bullismo, di violenza fra i giovani, di ragazzi che dopo la discoteca concludono la serata con un’incidente automobilistico.I giornali, servizi giornalistici vari riportano percentuali allarmanti sul consumo di droga e di alcol fra i giovani. Anche io sono un adolescente e nn riesco a comprendere come ci si possa sentire impotenti di fronte un fenomeno che viene sottovalutato e spesso ignorato. e proprio qualche settimana è uscito un articolo sulla Reppublica :
Allarme droga nelle scuole di Bari. A lanciarlo è il dirigente dell' ufficio scolastico provinciale (l' ex provveditorato) di Bari , Fabio Scrimitore, che invita i presidi a chiedere l' intervento delle forze di polizia «ogni qual volta ci sia il sospetto che all' interno dell' istituto si consumino sostanze stupefacenti». E appena una settimana fa, i carabinieri hanno effettuato un blitz al liceo scientifico Scacchi chiamati proprio dal preside. Contraria a questi metodi, la dirigente regionale dell' Ufficio scolastico, Lucrezia Stellacci.
Allarme droga tra i banchi delle scuole di Bari. A lanciarlo è il dirigente dell' ufficio scolastico provinciale (l' ex provveditorato), Fabio Scrimitore, che si associa all' appello del ministro della Salute, Livia Turco, e invita i presidi a chiedere l' intervento delle forze di polizia «ogni qual volta ci sia il sospetto che all' interno dell' istituto si consumino sostanze stupefacenti». «è inutile - dice - nascondere la testa sotto la sabbia: anche a Bari, come in molti altri posti d' Italia, l' allarme droga c' è ed è alto.Gli spinelli e spesso qualcos' altro girano nelle scuole come in tutti gli altri posti frequentati dai ragazzi. è opportuno che le forze di polizia controllino anche nei banchi, perché l' illegalità bisogna colpirla in ogni posto». Scrimitore si dice però «contrario ai controlli a campione: dovranno essere i presidi, ogni qual volta si presentino delle situazioni sospette nelle loro scuole, a chiamare polizia e carabinieri. Io stesso, un mese fa, ho chiesto un loro intervento dopo una serie di episodi che si erano verificato in una scuola di Bari che non mi piacevano affatto. Le scuole non sono una zona franca dalla legge». D' accordo con Scrimitore è anche il preside del liceo scientifico Scacchi, Emanuele Stellacci che quest' anno ha chiesto già in sei occasioni l' intervento dei carabinieri. L' ultima volta è successo cinque giorni fa. Più volte sono state sequestrate piccole quantità di stupefacente. «Sulla base della mia esperienza - dice - posso tranquillamente affermare che questo tipo di interventi servono. Hanno sicuramente un effetto deterrente: il consumo di hashish nei bagni è calato nettamente rispetto allo scorso anno quando invece i carabinieri vennero solamente una volta». Questo tipo di iniziative non trovano però d' accordo Lucrezia Stellacci, dirigente dell' ufficio scolastico regionale. «Sono sulla linea del ministro Fioroni - dice - I controlli nelle scuole non li fanno le forze di polizia ma solamente gli ispettori del ministero, salvo chiaramente che non ci sia lo spaccio. Le scuole sono un posto di educazione e formazione, non certo di repressione: per questo abbiamo il dovere di portare avanti campagne educative per combattere il fenomeno e non i cani tra i banchi».
Allarme droga tra i banchi delle scuole di Bari. A lanciarlo è il dirigente dell' ufficio scolastico provinciale (l' ex provveditorato), Fabio Scrimitore, che si associa all' appello del ministro della Salute, Livia Turco, e invita i presidi a chiedere l' intervento delle forze di polizia «ogni qual volta ci sia il sospetto che all' interno dell' istituto si consumino sostanze stupefacenti». «è inutile - dice - nascondere la testa sotto la sabbia: anche a Bari, come in molti altri posti d' Italia, l' allarme droga c' è ed è alto.Gli spinelli e spesso qualcos' altro girano nelle scuole come in tutti gli altri posti frequentati dai ragazzi. è opportuno che le forze di polizia controllino anche nei banchi, perché l' illegalità bisogna colpirla in ogni posto». Scrimitore si dice però «contrario ai controlli a campione: dovranno essere i presidi, ogni qual volta si presentino delle situazioni sospette nelle loro scuole, a chiamare polizia e carabinieri. Io stesso, un mese fa, ho chiesto un loro intervento dopo una serie di episodi che si erano verificato in una scuola di Bari che non mi piacevano affatto. Le scuole non sono una zona franca dalla legge». D' accordo con Scrimitore è anche il preside del liceo scientifico Scacchi, Emanuele Stellacci che quest' anno ha chiesto già in sei occasioni l' intervento dei carabinieri. L' ultima volta è successo cinque giorni fa. Più volte sono state sequestrate piccole quantità di stupefacente. «Sulla base della mia esperienza - dice - posso tranquillamente affermare che questo tipo di interventi servono. Hanno sicuramente un effetto deterrente: il consumo di hashish nei bagni è calato nettamente rispetto allo scorso anno quando invece i carabinieri vennero solamente una volta». Questo tipo di iniziative non trovano però d' accordo Lucrezia Stellacci, dirigente dell' ufficio scolastico regionale. «Sono sulla linea del ministro Fioroni - dice - I controlli nelle scuole non li fanno le forze di polizia ma solamente gli ispettori del ministero, salvo chiaramente che non ci sia lo spaccio. Le scuole sono un posto di educazione e formazione, non certo di repressione: per questo abbiamo il dovere di portare avanti campagne educative per combattere il fenomeno e non i cani tra i banchi».
Concludo con il dire che c’è un grosso business su alcol e droghe, ci sono campagne di marketing e false informazioni per allargare ed incrementare il mercato, chi sono i clienti o potenziali clienti? Chi è il target di questo mercato? Quanto bisogna fare per contrastare la pressione che sta dietro ad affari di così grande entità , chi lo farà se non lo facciamo noi?
Non si può stare a guardare mentre il lupo mangia le pecore.
In Collaborazione con Hawk Little.
Non si può stare a guardare mentre il lupo mangia le pecore.
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